L’Asclepieo di Kos
Oggi con questo termine intendiamo riferirci ai luoghi sacri (ospedali) dove venivano applicati ι metodi di Asklepio (detto Esculapio dai romani) per la terapia delle diverse malattie. Ma accenniamo brevemente alla figura di Esculapio, alle sue origini, la vita, l'opera e la sua morte. Alcuni riconducono l'origine del suo nome alla parola "ìpio" (calmo, moderato), a causa del suo carattere mite, oppure si fa risalire a Askli, tiranno di Epidauro, da lui guarito quando si era recato in quella città, oppure anche ad una parola che significa "colui che impedisce agli uomini di ammalarsi".
Comunque tutte le biografìe lo vogliono figlio di Apollo e di Koroni che in seguito, non essendo rimasta fedele al dio, fu bruciata dall'ira di quest'ultimo. Il Dio fece appena in tempo a salvare il piccolo Esculapio dalle fiamme, e lo consegnò a uno dei centauri, Chirone. Questi insegnò la medicina a molti personaggi mitici, ma il discepolo più capace fu senz'altro Esculapio, e nei boschi di Pilio e della Tessaglia, dove abitavano i centauri, poteva trovare molte erbe miracolose da utilizzare come farmaco. Era ritenuto il dio patrono della medicina, che poteva curare Dei e mortali.
Per rendergli onore gli dedicarono circa 300 Asklepiei, che all'inizio erano luoghi di culto e poi centri di cura sparsi in tutta la Grecia. Ma i più importanti erano quelli di Trikki (in Tessaglia, patria di Esculapio), Sikouna, Tirothea, Epidauro, Cnido, Atene e Coos. Erano delle specie di sanatori, costruiti in luoghi idilliaci, con spazi destinati alle cure e alla ricerca svolta dai medici, che inizialmente erano sacerdoti e tramandavano di padre in figlio i segreti svelati loro dal dio. Prima ancora di esaminare il paziente, si compiva tutta una serie di riti affinché la sua anima e il suo corpo si adattassero all'ambiente circostante. A questo scopo utilizzavano, oltre alla medicina vera e propria, digiuni, bagni, sonni prolungati, sacrificavano agli dei, interpretavano i sogni in maniera non priva di pregiudizi; tutto questo fino all'epoca di Ippocrate, che pose le base della medicina come scienza.
L'Asklepion di Coos era forse il più rinomato e famoso dell'epoca e qui si riunivano molti aspiranti medici e molti pazienti da tutte le parti del mondo conosciuto. Si trovava in un'area molto ampia, in una posizione salubre, ad una altitudine di 100 m., con vista incantevole, immerso nel verde del vicino parco dedicato ad Apollo e ritenuto sacro, dove (racconta Pausania) non si moriva e le donne non potevano partorire. Si trovava a 3 km dall'attuale capoluogo dell'isola. Fonti di acque terapeutiche contenenti ferro, come l'acqua "rossa" di Agios Soulà, ο calcio, zolfo e probabilmente l'acqua della fonte Vurrina finivano all'Asklepion: si bevevano e si utilizzavano per curare malattie della pelle, per fare bagni, ecc.
Si dice che Γ Asklepion fosse stato costruito dai Tessali ο dagli abitanti di Epidauro, che avevano portato il culto di Esculapio in quest'isola. Per molto tempo si erse orgoglioso, sfidando intemperie e fenomeni naturali, finché dovette soccombere, seppellito da macerie e poi dimenticato.
Isola di Kos: La meraviglia di Asklepieion
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